Dolce&Gabbana e Donnafugata reinterpretano Tancredi, lo storico rosso noto per la sua eleganza mediterranea. Un vino ambasciatore di due eccellenze del Made in Italy, accomunate dall’amore incondizionato per la Sicilia, dalla passione per il lavoro e dalla cura dei dettagli.
Tancredi 2019 è di colore rosso rubino intenso; all’olfatto si distingue per un bouquet ampio con note di frutta rossa matura – amarena e prugna – seguite da delicate nuances speziate, cacao e tabacco dolce. In bocca è pieno ed avvolgente, con una beva invitante; il tannino è molto fine e dalla trama fitta; persistente ed elegante è il finale.
DENOMINAZIONE Terre Siciliane Igt
TIPOLOGIA Vino rosso
UVE Cabernet Sauvignon, Nero d’Avola, Tannat
ZONA DI PRODUZIONE Tenuta Donnafugata di Contessa Entellina e dei territori limitrofi, nel cuore della Sicilia sud-occidentale; i vigneti sono in collina, su terreni prevalentemente argillosi.
VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO Fermentazione in acciaio con macerazione sulle bucce per circa 14 giorni alla temperatura di 28-30° C. Affinamento per 14 mesi in rovere e almeno 2 anni in bottiglia prima dell’uscita.
GRADAZIONE ALCOLICA 14% vol.
FORMATO 0,75L
ANNATA 2019
LONGEVITÀ Da godere subito o da collezionare; se ben conservato, la sua longevità va oltre i 20 anni.
ABBINAMENTI Tancredi si sposa perfettamente con piatti di carne rossa e cacciagione; altrettanto appagante è l’abbinamento con il tonno o pesci grassi. Si può stappare al momento se servito in ampi calici con larga imboccatura e buona altezza. Ottimo a 18°C.
ETICHETTA Dolce&Gabbana Il nome Tancredi rievoca uno dei protagonisti del Gattopardo, inesauribile fonte di ispirazione anche per Dolce&Gabbana; nel romanzo e nell’omonimo film, Tancredi è il nipote prediletto del principe di Salina, proprio per il suo fascino e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti. Dal carattere passionale e inconfutabilmente siciliano, Tancredi nasce nel 1990 da un blend per quell’epoca innovativo di un vitigno autoctono con uno internazionale. Dolce&Gabbana ha curato l’immagine di questo vino ‘rivoluzionario’, rendendo omaggio proprio al Gattopardo, e in particolare al contrasto fra tradizione e modernità che Tancredi riassume in sé: e se l’oro, il blu e le linee sinuose di ispirazione barocca celebrano i fasti dell’aristocrazia ormai in declino, il rosso, il verde e le figure geometriche appuntite rimandano ai nuovi valori rivoluzionari che si stanno affermando in Sicilia dopo l’Unità d’Italia e che preludono alla storia contemporanea dell’isola.